Stazioni periferiche

Le stazioni periferiche RTU (Remote Terminal Unit) si compongono essenzialmente di tre componenti assemblati tra loro e inseriti in un contenitore stagno.

Il primo è costituito dal gruppo di alimentazione e, corredato di batterie tampone, provvede a fornire  l’alimentazione agli altri due.

Il secondo è il cuore del sistema, provvede ad acquisire ed elaborare i dati rilevati dai vari trasduttori.

periferica blocchi

Schema a blocchi Stazione periferica

Il terzo componente è il vettore di comunicazione e consente di comunicare i dati acquisiti alla centrale e/o ad altre RTU.
Nel dettaglio la sezione di alimentazione trasforma e stabilizza la tensione di rete e provvede alla carica delle batterie. In caso di mancanza di energia elettrica può avere come ingresso pannelli fotovoltaici o turbine  mosse dall’energia dell’acqua.
Nella nostra produzione l’unità di acquisizione è costituita da un piccolo PLC in grado di compiere calcoli e automazioni anche complesse sui dati acquisiti, dispone normalmente di un piccolo display che consente di visualizzare i dati locali e remoti, oltre che impostare i vari parametri e soglie di funzionamento. Può inoltre monitorare informazioni diagnostiche utili, come ad esempio la percentuale delle comunicazioni radio giunte a buon fine. Una scelta sicuramente più economica (ma contraria alla nostra politica) consiste nell’utilizzare semplici schede di acquisizione dei dati grezzi e delegare alla centrale tutte le configurazioni e i comandi.
Il vettore di comunicazione può essere costituito da modem GSM, GPRS, Radiomodem su varie frequenze, linee dedicate o proprietarie come meglio descritto nell’apposita sezione.
Un accessorio spesso sottovalutato è lo scaricatore di protezione che impedisce alle sovratensioni generate dai fulmini di danneggiare la RTU e i sensori.
Come descritto nella sezione servizi siamo in grado di costruire qualsiasi RTU per adattare la fornitura a specifiche richieste di capitolato.

LA STRUTTURA HARDWARE
La stazione periferica a microprocessore è stata da noi progettata e costruita appositamente per applicazioni di trasmissione dati. Con una particolare attenzione al campo del telecontrollo per acquedotti, sono state studiate ed applicate tutte le soluzioni tecniche per garantire la massima flessibilità e affidabilità del sistema. Per quanto riguarda la flessibilità è stata realizzata una stazione periferica facilmente ampliabile e modificabile, per quanto riguarda i dati da acquisire e trasmettere, e sopratutto collegabile “via radio” (su qualsiasi frequenza HF, VHF e UHF), con linee dedicate proprietarie o a noleggio Telecom o con modem GSM e GPRS.

Per quanto riguarda l’affidabilità l’esperienza maturata in oltre vent’anni di lavoro nel campo degli impianti di telecontrollo ha consentito la realizzazione di un prodotto particolarmente robusto e affidabile. In primo luogo sono stati utilizzati gli indispensabili contenitori stagni che preservano le schede dall’ossidazione dovuta a umidità od ad agenti aggressivi quali il cloro. Particolare cura è stata posta poi alla protezione nei confronti delle tensioni indotte, eliminando i problemi dovuti ai fulmini che da sempre affliggono questo tipo di apparecchiature. Tutti gli ingressi e uscite sono disaccoppiate con fotoaccoppiatori, inoltre le linee d’antenna, telefoniche e di alimentazione sono protette con i migliori scaricatori offerti dal mercato e da noi collaudati in centinaia di applicazioni.

IL SOFTWARE DI STAZIONE
Il sofisticato software di stazione utilizza blocchi funzionali che realizzano le particolari funzioni necessarie. La prima necessità riguarda la gestione della comunicazione realizzabile con vettori radio, cavo o cellulari. A seconda del sistema richiesto il blocco funzionale si incarica di gestire al meglio la comunicazione permettendo ad esempio l’utilizzo di economici ricetrasmettitori a bassa frequenza. La gamma di frequenza (27 e 43 MHz) presenta notevoli vantaggi (rapido ottenimento di economiche concessioni e basso costo di acquisto e manutenzione dei ricetrasmettitori) ma può essere più facilmente di altre disturbata da trasmissioni diverse; un programma di stazione appositamente realizzato consente comunque, attraverso numerose soluzioni (caratteri di controllo multipli e correzione dell’errore), di sfruttarne i vantaggi annullandone i lati negativi. Altri esempi di blocchi funzionali sono quelli realizzati per la gestione del comando delle elettropompe. E’ possibile ad esempio la rotazione ciclica del funzionamento con intervento automatico della pompa di scorta in caso di guasto, il rispetto del massimo numero di avviamenti orari e del massimo periodo di funzionamento continuativo. Automaticamente viene acquisito, visualizzato e trasmesso il calcolo progressivo delle ore di funzionamento di ciascuna pompa. Altra prerogativa del software consiste nella possibilità di comunicazione diretta tra le periferiche. Questo consente al sistema di funzionare in caso di assenza o guasto della Centrale di supervisione e di risolvere casi di zone d’ombra nella copertura radio configurando una o più stazioni come master. Con un apposito blocco per le personalizzazioni è possibile realizzare piccole automazioni e calcoli sui dati acquisiti come, ad esempio, ricavare la portata istantanea e totalizzata partendo dal contatto ogni metro cubo di un normale contatore. L’uso di una stazione periferica con hardware e software ben progettati è garanzia di durata nel tempo e salvaguardia degli investimenti effettuati.